FOOD
'Archeologia enologica'
Arriva a Expo Mesopotamio, il vino di Plinio a Pompei
Il prossimo 5 luglio nell'Esposizione Universale arriva un vino che si produce in Sicilia dal IV secolo avanti Cristo
Nelle fattorie di Camarina, in provincia di Ragusa, si produce dal IV secolo avanti Cristo: è il vino Mesopotamio che nel I secolo d. C. si beveva da Cartagine a Pompei. Nella città campana, una coppa di Mesopotamio potrebbe essere stata servita a Plinio nei giorni che precedettero l'eruzione del Vesuvio nel 79. Questo stesso vino ora arriva a Expo 2015 (il prossimo 5 luglio) grazie all'iniziativa di 'archeologia enologica', presentata alla Camera di Commercio di Ragusa.
Tra pochi giorni, quindi, il vino Mesopotamio, ritenuto l'antenato del Cerasuolo di Vittoria, una delle Doc siciliane di oggi, viene presentato all'Esposizione Universale di Milano.
"A Camarina - ha spiegato Giovanni Di Stefano, direttore del Museo della città - esisteva nel IV secolo a.C. il più antico impianto di produzione del vino. Si trattava di una vera e propria fattoria con i torchi, le vasche e il vicino vigneto. Il Mesopotamio era venduto all'agorà dove è stato rinvenuto un deposito di circa 800 anfore. Sono le stesse anfore rappresentate nelle monete della città, i didrammi, dove risiedevano i vignaiuoli". In base alle evidenza e ai riscontri, secondo Di Stefano, "Camarina sarebbe la più antica città di tutta la Grecia d'occidente, dove la filiera della produzione e commercializzazione del vino è attestata".
"Attraverso lo studio di vari documenti - ha aggiunto il direttore - è possibile dimostrare che il Mesopotamio era prodotto in epoca greca e romana nel territorio di Camarina. Il nome antico deriva dal fatto che il vino si produceva nella pianura tra due fiumi, l'Ippari e il Dirillo".
A Expo saranno mostrati i documenti epigrafici che testimoniano che la storia del Mesopotamio. Tra le immagini proposte, anche quelle delle fattorie del V secolo a.C. di Camarina dove si produceva il vino e delle anfore vinarie.
Tra pochi giorni, quindi, il vino Mesopotamio, ritenuto l'antenato del Cerasuolo di Vittoria, una delle Doc siciliane di oggi, viene presentato all'Esposizione Universale di Milano.
"A Camarina - ha spiegato Giovanni Di Stefano, direttore del Museo della città - esisteva nel IV secolo a.C. il più antico impianto di produzione del vino. Si trattava di una vera e propria fattoria con i torchi, le vasche e il vicino vigneto. Il Mesopotamio era venduto all'agorà dove è stato rinvenuto un deposito di circa 800 anfore. Sono le stesse anfore rappresentate nelle monete della città, i didrammi, dove risiedevano i vignaiuoli". In base alle evidenza e ai riscontri, secondo Di Stefano, "Camarina sarebbe la più antica città di tutta la Grecia d'occidente, dove la filiera della produzione e commercializzazione del vino è attestata".
"Attraverso lo studio di vari documenti - ha aggiunto il direttore - è possibile dimostrare che il Mesopotamio era prodotto in epoca greca e romana nel territorio di Camarina. Il nome antico deriva dal fatto che il vino si produceva nella pianura tra due fiumi, l'Ippari e il Dirillo".
A Expo saranno mostrati i documenti epigrafici che testimoniano che la storia del Mesopotamio. Tra le immagini proposte, anche quelle delle fattorie del V secolo a.C. di Camarina dove si produceva il vino e delle anfore vinarie.