FOOD
Felice Limosani per Federalimentare
Expo, Cibus in Fabula: il progetto di digital e street art che cambia il volto del padiglione
I temi dell'Esposizione universale nel padiglione di Federalimentare sono narrati attraverso i linguaggi della street e digital art: murales e video che cambiano ogni due settimane si alternano sulla facciata.
Tredici murales realizzati da artisti internazionali e video installazione con animazioni digitali per raccontare i temi di Expo sul padiglione di Federalimentare. Il progetto artistico che rinnova il volto della facciata è “Cibus in Fabula”, ideato dal digital storyteller Felice Limosani.
Cibo, nutrizione e pianeta sono così narrati attraverso due differenti linguaggi contemporanei quello della street e digital art. Artisti provenienti da tutto il mondo (Giappone, Irlanda, Spagna, Francia ecc) che operano con tecniche molto diverse dipingono su tele di 70 metri quadri. E poi ogni singolo murales prende vita con la Video Art di Limosani, filmati proiettati uno schermo al led di sette metri per dieci.
Dall'inaugurazione e per tutta la durata di Expo, gli artisti e Felice Limosani si alternano con cadenza bisettimanale e cambiano il volto dello spazio espositivo dedicato alle filiere alimentari italiane allestito da Federalimentare e Fiere di Parma.
Il primo video del digital storyteller ha voluto denunciare quella che è una piaga per gli alimenti Made in Italy: le imitazioni con nomi che 'suonano' italiani (come il parmesan) ma il sapore 'finto'. Si parte da una domanda: "Italian food or italian sounding food? E la risposta - spiega Limosani - è stata semplice, colorata, pop. Italian food = gnam; italian sounding food = bleah!".
La performance (dal 12 giugno) “Communicating vessels”, del duo “pugliese” Agostino Iacurci e Felice Limosani, si ispira invece al principio fisico dei vasi comunicanti secondo cui, due contenitori messi in contatto attraverso un canale che li congiunge sono in grado di bilanciare i loro liquidi. Il progetto sostiene l'idea che l’interscambio e la comunicazione tra i popoli sono le condizioni di un nuovo Rinascimento, basato su una più equilibrata distribuzione delle risorse e scandito da nuove parole d’ordine: equilibrio, armonia, cooperazione, ecologia, comunicazione, interazione.
Cibo, nutrizione e pianeta sono così narrati attraverso due differenti linguaggi contemporanei quello della street e digital art. Artisti provenienti da tutto il mondo (Giappone, Irlanda, Spagna, Francia ecc) che operano con tecniche molto diverse dipingono su tele di 70 metri quadri. E poi ogni singolo murales prende vita con la Video Art di Limosani, filmati proiettati uno schermo al led di sette metri per dieci.
Dall'inaugurazione e per tutta la durata di Expo, gli artisti e Felice Limosani si alternano con cadenza bisettimanale e cambiano il volto dello spazio espositivo dedicato alle filiere alimentari italiane allestito da Federalimentare e Fiere di Parma.
Il primo video del digital storyteller ha voluto denunciare quella che è una piaga per gli alimenti Made in Italy: le imitazioni con nomi che 'suonano' italiani (come il parmesan) ma il sapore 'finto'. Si parte da una domanda: "Italian food or italian sounding food? E la risposta - spiega Limosani - è stata semplice, colorata, pop. Italian food = gnam; italian sounding food = bleah!".
La performance (dal 12 giugno) “Communicating vessels”, del duo “pugliese” Agostino Iacurci e Felice Limosani, si ispira invece al principio fisico dei vasi comunicanti secondo cui, due contenitori messi in contatto attraverso un canale che li congiunge sono in grado di bilanciare i loro liquidi. Il progetto sostiene l'idea che l’interscambio e la comunicazione tra i popoli sono le condizioni di un nuovo Rinascimento, basato su una più equilibrata distribuzione delle risorse e scandito da nuove parole d’ordine: equilibrio, armonia, cooperazione, ecologia, comunicazione, interazione.