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SPETTACOLO

Presentato alle Giornate degli autori il nuovo film di Marra

La prima luce, Scamarcio alla ricerca del figlio a Venezia

In concorso Remember del regista canadese Atom Egoyan con un thriller d'autore. Incanta il ricordo di Lou Reed di Laurie Anderson. Premio speciale a Brian De Palma

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di Stefano Masi e Laura Squillaci
Il cinema latino americano cala sul tavolo da gioco della Mostra del cinema i suoi assi migliori.    
 
 “Desde Allà”, opera-seconda del 48enne venezuelano Lorenzo Vigas, punta su uno dei più intensi volti del cinema sudamericano, Alfredo Castro.  Per il grande attore cileno un altro torbido personaggio, quello di un borghese che adesca adolescenti, ma solo per contemplarli.
 
Fuori concorso, un altro film latino-americano ugualmente in lizza anche per il Queer Lion, “La calle de la amargura”, diretto dal 71enne messicano Arturo Ripstein. Due lottatori trovati morti in un hotel di Cuau-Temoc. Sembra siano stati avvelenati, forse da due prostitute non di primo pelo. Ma perché lo hanno fatto?
 
Ci porta in America Latina anche il nuovo film di Vincenzo Marra, “La prima luce”,  Giornate degli Autori. Riccardo Scamarcio è un avvocato pugliese che cerca di destreggiarsi con la sua coppia in frantumi. Lei se ne torna nel natio Cile. E il film cambia lingua e continente, prendendo la forma di una detection-story.
 
Il regista Atom Egoyan, eterna promessa del cinema canadese, va a caccia dei fantasmi della memoria col suo nuovo film “Remember”,  un thriller d’autore che porta sul red carpet Bruno Ganz, icona del nuovo cinema tedesco. Assenti giustificati le altre due star del cast, Christopher Plummer e Martin Landau.
 
Ieri ha incantato il pubblico di Venezia Hearth of a dog, il film di Laurie Anderson sul senso della vita che si trasforma in un racconto essenziale ma molto innovatore sul concetto di perdita: lei che nel giro di poco tempo ha visto morire il tanto amato marito Lou Reed, la madre e la cagnetta. È lei la protagonista del film nonostante il famoso cantante dei Velvet underground aleggi in ogni inquadratura. E nel finale la sua voce è quella di Turning time around. 

Sul red carpet finale, accompagnato dalla madrina, Elisa Sednaoui, è stato premiato alla carriera il regista degli Intoccabili, Scarface e del primo Mission Impossible, Brian De Palma.