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ECONOMIA

Green Economy

Le ‘100 Italian Energy Stories’ un modello italiano di fare energia

Enel e Symbola raccontano un nuovo corso fatto di innovazione e qualità, di ricerca e competitività. Alcuni degli esempi lungo tutto il Paese per produrre o ottimizzare l'energia senza emissioni. Un modo per combattere il cambiamento climatico.  

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Prendere energia dal moto ondoso o dalle turbine eoliche. Produrre il caldo con i raggi della fonte di calore per eccellenza, il sole o ottimizzare la forza del vento con impianti a basso impatto ambientale o semplicemente migliorare le prestazioni degli impianti elettrici. Anche questa è la sfida al cambiamento climatico che non riguarda solo l’ambiente  ma è una sfida geopolitica, tecnologica, economica e sociale. Enel e Symbola raccontano un nuovo corso fatto di innovazione e qualità, di ricerca e competitività nello studio '100 Italian Energy Stories'..
 
Un rapporto dedicato ad una serie di esperienze eccellenti nella filiera italiana dell’elettricità per produrre o mettere in efficienza impianti e consumi.
 
Un viaggio nell’Italia tra alcune delle realtà d’eccellenza
 
Dal Politecnico di Torino un polo d’avanguardia per l’innovazione e il trasferimento di nuove tecnologie legate alle  rinnovabili, come quella del moto ondoso. Come ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter), prodotto dallo spin-off Wave for Energy e oggi testato a largo di Pantelleria. O come il prototipo, presentato nel luglio 2015 e realizzato in collaborazione con ENEA, del PEWEC (Pendulum Wave Energy Converter): dispositivo low cost per la produzione di energia dalle onde del mare. Onde di piccola altezza e alta frequenza, come quelle lungo gli 8mila chilometri di coste italiane. Il sistema, che somiglia ad una zattera galleggiante si basa sull’oscillazione di un pendolo, collegato a un generatore. Un dispositivo ideale  per le piccole isole del Mediterraneo. Sempre dal Piemonte l’azienda Bitron che ha trovato il modo di far risparmiare tempo ai proprietari di veicoli elettrici con un prodotto in grado di velocizzare una pratica finora non rapidissima come la ricarica dei veicoli elettrici.
 
Il Prysmian Group, una public company, leader mondiale nel settore dei cavi e sistemi per energia e telecomunicazioni. Con 130 anni di esperienza, oltre 19.000 dipendenti in 50 Paesi e 89 impianti produttivi, la società opera nel business dei cavi e sistemi terrestri e sottomarini per la trasmissione e distribuzione di energia, cavi speciali per applicazioni in diversi comparti industriali e cavi di media e bassa tensione nell’ambito delle costruzioni e delle infrastrutture. Dal cablaggio dell’edificio più alto del mondo all’installazione del cavo sottomarino più in profondità. alle soluzioni all’avanguardia.
 
A Bolzano la Leitwind che si occupa di impianti di risalita da cui mutua la tecnologia da applicare alle turbine eoliche, ad azionamento diretto. Nel Vicentino si è sviluppata la Athonet Smartgrid, tra le prime 5 imprese più innovative in Italia,  che è stata premiata dal Presidente della Repubblica: per aver portato in Emilia dopo il terremoto – primo caso al mondo – una rete 4G. Quella di Athonet è una rete mobile, compatta (generata da una scatola poco più grande di una valigetta) che permette di portare la banda larga e fornire comunicazione wireless ad uso professionale in zone isolate. E farlo in poche ore.
 
Accendere lo scaldabagno 15 minuti prima di arrivare a casa per la doccia, mentre siamo in fila alla cassa del supermercato. Riprogrammare il timer dei termosifoni di casa nel momento esatto in cui, seduti alla scrivania dell’ufficio, decidiamo di cenare fuori. Tutto si può fare, grazie alla domotica e all’ICT (Information and Communications Technology). Questo è il lavoro di FlexGrid, una realtà che opera nel mondo del risparmio energetico in ambito residenziale, sia per la componente elettrica che termica, e nel controllo e monitoraggio del comfort abitativo. A Castelfidardo (Ancona) opera la Brandoni Solare che produce il caldo con i raggi dellsole. 100 addetti, la ricerca come punto focale della produzione.  A Piasa la 40South Energy  che dalle onde delle equazioni matematiche a quelle del mare, per generare energia ha aperto strade inedite nello sfruttamento dell’energia delle onde.
 
A Roma l’Agelantoni Grop che ha messo il turbo ad un frigorifero. Un gruppo che si occupa di rendere più efficienti gli impianti .Iil Polo Solare Organico della Regione Lazio, nato nel dicembre 2006 dalla collaborazione tra Università di Roma Tor Vergata e Regione Lazio ha al suo all’attivo la fondazione di 3 spin-off, una start up,un consorzio di ricerca e la CHOSE che ha portato il primo modulo flessibile con perovskite e la messa a punto di un processo di produzione per la tecnologia fotovoltaica organica semitrasparente. Nella Tuscia (VT) la Spin8  per realizzare una rete di punti di ricarica per i veicoli elettrici, che sia aperta, interoperabile e intelligente. Nel Tarantino la Jonica Impianti da venti anni sulla cresta del vento, se così si può dire: perché dal 1992 progetta e realizza aerogeneratori di piccola taglia.  In calabria  la  WavEnergy. uno spin-off dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria vincitore nel 2012 della competizione “Stati Generali del Mezzogiorno d’Europa” della Fondazione Italiacamp. Il suo scopo è ricavare energia dalle onde del mare con un impianto che viene integrato in una diga portuale a cassoni, ma non è l’impianto in sé ad essere nuovo, bensì la tecnologia al suo interno. A Radicondoli (SI) si trova l’eccellenza per la diagnostica predittiva s.d.i. Automazione Industriale: tradotto vuol dire milioni di byte in arrivo da migliaia di sensori, processati secondo precisi algoritmi che, facendo riferimento ad una situazione ottimale, segnalano (predicono) agli operatori i rischi per il funzionamento dell’impianto.
 
 
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