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ECONOMIA

Bruxelles

Legge di stabilità, Renzi all'Ue: "In Europa troppa burocrazia"

Il premier al Consiglio europeo torna a parlare delle trattative con l'Unione europea sulla manovra. Asse con Cameron contro il contributo extra. Si va verso accordo su aggiustamento dello 0,30% del deficit strutturale

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Bruxelles
"Faremo il ricalcolo del Pil sul contributo all'Unione europea. Ci sarà una riunione tecnica dei ministri competenti. E' una regola che fa parte della tecnocrazia e della burocrazia. Ci sono riunioni in cui perfino a De Gasperi e Adenauer diventerebbero euroscettici". Prima di lasciare Bruxelles il presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato a parlare delle questioni legate agli aspetti economici e al rapporto tra l'Italia e l'Unione europea.

Renzi ha definito tosta e accesa la discussione sulla politica economica ("anche se abbiamo raggiunto un buon accordo") perché si inquadra in un contesto difficile. Il presidente del Consiglio ha poi concluso dicendo che le riforme in Italia, economiche e costituzionali, sono necessarie. Riforme interne, ha detto il premier, che servono al nostro Paese "per presentarsi con autorevolezza in Europa".

Dal punto di vista concreto, secondo quanto trapela da Bruxelles, la battaglia tra Roma e l'Ue sui conti pubblici italiani starebbe per concludersi con un compromesso: Bruxelles concederebbe all'Italia un aggiustamento pari allo 0,30% del deficit strutturale rispetto allo sforamento dello 0,50% denunciato nella lettera ricevuta dal commissario Jyrki Katainen. Un'indicazione che Renzi non ha commentato direttamente.

Il compromesso sarebbe il risultato di un percorso negoziale che vede impegnati il governo italiano, la commissione e il nuovo presidente Jean-Claude Juncker. L'obiettivo italiano era quello di ottenere le stesse condizioni concesse alla Francia, che ha uno sforamento dello 0,80% del deficit strutturale e che si vedrebbe autorizzato uno 0,50%.

L'asse con Cameron
Il primo ministro inglese David Cameron ha chiesto ai ministri della Finanza europei una riunione d'urgenza per discutere del bilancio Ue dopo che è stato detto a Londra di pagare un contributo extra da 2,1 miliardi di euro. Cameron ha interrotto a Bruxelles una riunione coi leader Ue e definito la richiesta ''inaccettabile''. Inoltre il premier inglese si è detto d'accordo con Renzi sulla questione del contributo extra: "Cito la reazione del premier  taliano quando queste cifre sono state presentate: ha detto che questo non è un numero, ma un'arma letale. E' una persona ragionevole, sono d'accordo con lui". La frase 'sull'arma letale' è stata però smetinta da Renzi