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ITALIA

Il processo ai 46 imputati nell'aula bunker di Rebibbia

Mafia Roma, al via audizioni teste. Con il maggiore del Ros i dettagli sull'arresto di Carminati

Si comincia dal maggiore dei Carabinieri del Ros Rosario Di Gangi che racconterà alcuni dettagli del blitz che hanno portato all'arresto - assolutamente mediatico - del presunto boss Massimo Carminati e del capo delle cooperative Salvatore Buzzi. Di Gangi potrebbe fare luce anche sui rapporti che legano la cricca di Carminati con le altre organizzazioni, romane e non

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di Silvia BalducciRoma
Il processo al Mondo di Mezzo riparte dall'audizione dei testimoni della Procura. Si comincia dal maggiore dei Carabinieri del Ros Rosario Di Gangi che racconterà alcuni dettagli del blitz che hanno portato all'arresto del presunto boss Massimo Carminati e del capo delle cooperative Salvatore Buzzi. Di Gangi potrebbe fare luce anche sui rapporti che legano la cricca di Carminati con le altre organizzazioni, romane e non. Tra queste l''ndrangheta calabrese che vede coinvolti nel processo due suoi presunti esponenti Rocco Rotolo e Salvatore Ruggero. I due, accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, sarebbero - secondo quanto emergerebbe tra l'altro da un'informativa dei carabinieri del Ros del 3 gennaio scorso, il collegamento tra Carminati e il clan Mancuso di Vibo Valentia, una tra le più potenti cosche calabresi. Un rapporto che vede anche il coinvolgimento di Buzzi, per i pm il braccio finanziario dell'organizzazione. 

Nel corso dell'ottava udienza del 10 dicembre scorso, il giudice Rosaria Ianniello ha rigettato le eccezioni degli avvocati della difesa che avevano chiesto di procedere con l'ascolto dei teste solo dopo la deposizione delle trascrizioni delle intercettazioni da parte dei periti, fissata al 16 febbraio salvo proroghe con udienza al 18 per riferire in aula. Una richiesta, quella dei legali dei 46 imputati, che avrebbe imposto uno stop di almeno due mesi.

Il tribunale ha incaricato venti periti che in 60 giorni dovranno trascrivere le quasi 5 mila intercettazioni. Una massa enorme di dialoghi, per l'esattezza 4.474 conversazioni di cui 564 intercettazioni ambientali (482 ore, 15 minuti e 54 secondi di registrazione), 2573 telefoniche (155 ore, 56 minuti e 36 secondi), 1172 sms, una sola email, mentre 164 sono ancora da identificare.
 
Una settimana questa che si preannuncia densa. L'audizione dei testimoni continuerà fino a giovedì con una pausa prevista nella giornata di mercoledì. L'udienza del 16 infatti è dedicata alla decisione sulla riunificazione con il procedimento a carico di Maurizio Venafro e Mario Monge. L'ex capo di Gabinetto del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il dirigente della cooperativa Sol.Co., sono accusati di turbativa d'asta per presunte irregolarità legate all'appalto per l'acquisizione del servizio Recup - il numero unico della sanità laziale -  indetto e poi annullato dalla Regione stessa con i primi arresti del dicembre 2014. I pm infatti ipotizzano l'esistenza di un accordo corruttivo tra il consigliere regionale del Pdl Luca Gramazio - ora in carcere a Rebibbia con l'accusa di associazione mafiosa - e Venafro - che si è dimesso dal suo incarico il 24 marzo scorso - per consentire all'organizzazione di Buzzi e Carminati di inserirsi nell'appalto da oltre 60 milioni di euro.