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ECONOMIA

Napoli

Padoan all'Ue: "Se qualcuno non vede la nostra strategia, la spiegheremo"

Il minsitro dell'Economia al convegno dei Giovani di Confindustria torna sulla lettera dell'Unione eruopea e sulla politica economia del governo: "Due sfide, uscita recessione e riavviare crescita"

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"Mi auguro che il dibattito parlamentare sulla legge di stabilità possa apportare miglioramenti ma soprattutto sia mantenuta la sostanza compatta sia dal punto di vista dei saldi sia della logica della composizione". E' quanto si augura il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan sulla legge di stabilità, intervenendo al convegno dei Giovani di Confindustria.

"Non ci deve essere uno stravolgimento di questa legge" ha proseguito Padoan, sottolineando i punti cardine della monovra: "Il governo ha una strategia di politica economica, industriale e finanziaria. Se qualcuno non la vede, cercheremo di spiegargliela meglio". Il ministro non ha neascosto le difficoltà dell'esecutivo di muoversi in un contesto di crisi. Con la mancata crescita rispetto alle attese "è chiaro che il quadro economico è del tutto stravolto. "E - indica - mi pare del tutto ragionevole che il Governo decida di continuare ad andare nella stessa direzione, consolidamento e crescita, ma lo faccia a velocità diversa". "Il governo - ha aggiunto Padoan - sta cercando di fare tutto quello che è nelle possibilità della situazione data, che sono estremamente difficili, per rilanciare il meccanismo di crescita e delle imprese, che è il motore di creazione del lavoro", a sua volta "il problema del Paese. Lo stiamo facendo in un modo che speriamo sia utile. Noi crediamo che l'impegno sia forte, spero che possa essere colto". Sulla possibilità di creare 800mila posti di lavoro Padoan ha specificato: "Potrebbero essere di meno o potrebbero essere di più, ma qui ho bisogno di continuare a dialogare con il mondo delle imprese, di sapere come il clima di
investimento in Italia puo' cambiare, e quindi come la voglia di assumere delle imprese possa essere sostenuta".

Parole, quelle di Padoan, dirette anche ai vertici dell'Unione europea. "Io mi stupisco per lo stupore. Abbiamo fatto un atto di trasparenza" per "evitare sul nascere le più fantasiose speculazioni" ha precisato il titolare di XX settembre  a proposito della pubblicazione della lettera Ue, sottolineando che con la Commissione europea il rapporto è "cordiale e costruttivo. La risposta" alla lettera dell'Ue "sarà inviata rapidamente, ma non so se oggi".

Sui due miliardi per rispondere alle richieste della Commissione Europea Padoan ha preferito non rispondere alla domanda, dicendo che "fa parte di un dialogo con la Commissione Europea. La Commissione sta valutando la legge di stabilità, la stiamo valutando insieme, non ho altro da dire". In generale con la nuova Commissione cambierà comunque la strategia. "Non si parla più di austerità, ma di come sostenere la crescita e gli investimenti, soprattutto privati" - senza i quali "non si crea lavoro" - e di "come farlo a livello italiano e Ue.