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ITALIA

Presidente Mattarella: "No a pericolose equiparazioni tra le parti"

Settanta anni fa il 25 aprile, la Camera celebra la Liberazione. Grasso: "Difendere le istituzioni"

In Aula i presidenti delle due Camere e il Capo dello Stato. Grasso: "Non smettiamo mai di tenere di vista la libertà". La Boldrini: "Voi, partigiani presenti in quest'Aula, non siete qui come ospiti, ma come padroni di casa"

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In un'Aula di Montecitorio strapiena si è celebrata la ricorrenza dei 70 anni dalla Liberazione. Era infatti il 25 aprile di sette decadi fa, del 1945, quando per l'Italia si pose la parola 'fine' alla seconda guerra mondiale.

Oggi in Aula, alla presenza del Presidente Sergio Mattarella, in molti indossavano al collo dei fazzoletti tricolori. Il presidente della Repubblica siedeva al centro del banco solitamente occupato dal comitato dei Nove da dove ha ascoltato l'intervento di apertura della presidente Laura Boldrini e del presidente del Senato Pietro Grasso.

La ricerca storica sulla resistenza "deve continuamente svilupparsi" ma "senza pericolose equiparazioni" fra i due campi in conflitto, ha scritto Sergio Mattarella in un messaggio al mensile Micromega in occasione dell'uscita del numero speciale sulla resistenza.

Il messaggio del Presidente Sergio Mattarella, nel sottolineare che "la Liberazione dal nazifascismo costituisce l'evento centrale della nostra storia recente" ricorda che "ai Padri costituenti non sfuggiva il forte e profondo legame tra la riconquista della libertà, realizzata con il sacrificio di tanto sangue italiano dopo un ventennio di dittatura e di conformismo, e la nuova democrazia". Dittatura ma anche conformismo, questi i due mali che hanno caratterizzato il ventennio, per cui "la Costituzione, nata dalla Resistenza, ha rappresentato il capovolgimento della concezione autoritaria, illiberale, esaltatrice della guerra, imperialista e razzista
che il fascismo aveva affermato in Italia, trovando, inizialmente, l'opposizione - spesso repressa nel sangue - di non molti spiriti liberi".

Boldrini ai partigiani: "Siete qui come padroni di casa"
"E' la prima volta che in un' Aula parlamentare la liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo viene ricordata con la partecipazione diretta sui banchi di coloro che vissero sulla loro pelle quella esperienza mettendo in gioco la loro vita, affetti e speranze della gioventù", ha detto Laura Boldrini."Oggi, voi partigiani, siete qui non come ospiti ma come padroni di casa", ha affermato la presidente della Camera, con l'assemblea che tributa loro un lunghissimo applauso.

"Il senso di questa iniziativa si ritrova in alcune parole che solo poco tempo fa hanno risuonato in quest'aula - ha detto la Bodrini -, quando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affermato, nel suo discorso di insediamento, che "garantire la Costituzione significa ricordare la Resistenza e il sacrificio dei tanti che settant`anni fa liberarono l`Italia dal nazifascismo".

 "La Costituzione repubblicana, che ha consentito al popolo italiano di ritrovare nel Parlamento il presidio dell'esercizio delle libertà e dei diritti fondamentali, è figlia della Resistenza antifascista".  La democrazia, ha sottolineato poi la Boldrini, "non è un regalo che si ottiene una volta per tutte. Sappiamo, e ce lo dice l`esperienza di questi settant'anni, che viene continuamente minacciata e messa in discussione".

Oggi sono ad esempio, ha aggiunto, "anche le conseguenze sociali della crisi economica a rappresentare una minaccia per la tenuta dei valori e dei diritti che i Padri costituenti hanno posto a fondamento della nostra Costituzione".

Grasso: "Dobbiamo difendere le istituzioni"
"Dobbiamo amare e difendere le Istituzioni, unirci, farci forza a vicenda, recuperare quel sentimento di solidarietà e speranza che ha animato i partigiani, e lavorare a migliorare questo nostro grande Paese", ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso.

"L'orgoglio di scegliere la libertà e di battersi per la libertà è uno dei valori fondamentali del patriottismo costituzionale repubblicano", ha sottolineato il presidente del Senato. "Un orgoglio - ha proseguito -  che occorre tener vivo e trasmettere alle giovani generazioni perché ci insegna anche che la lotta contro le sopraffazioni in senso lato che affannano il nostro quotidiano, penso alla criminalità organizzata, all'illegalità diffusa, possono essere combattute solo con un movimento di popolo che nasca dalle coscienze e dalle scelte di ognuno di noi".

Il  presidente del Senato, ha aperto nella sala Zuccari a Palazzo Giustiniani il convegno 'Scegliere nel tempo del furore. Azionismo e lotta armata al nazifascismo' , per poi unirsi a Palazzo Montecitorio, alla Cerimonia per la Liberazione a Palazzo Montecitorio.

 "Quei valori che inspirarono e animarono coloro che scelsero di rischiare la propria vita per combattere per la libertà - ha detto il presidente del Senato - costituiscono i principi fondanti della nostra Carta costituzionale e sono alla base delle nostra convivenza democratica". "Non smettiamo mai, lo dico soprattutto ai più giovani, di tenere di vista la libertà" ha concluso Grasso.

Gli altri interventi
Nell'elenco degli interventi, dopo la presidente della Camera e prima del presidente del Senato la manifestazione, spazio a Michela Ponzani, storica; Carlo Smuraglia, presidente dell'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia); Marisa Cinciari Rodano, impegnata nella Resistenza romana e prima donna eletta vicepresidente della Camera e Michele Montàgano, presidente vicario dell'Associazione Reduci dalla prigionia, dall'internamento e dalla guerra di liberazione.