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MONDO

Strada in salita per la diplomazia

Siria, la proposta di cessate il fuoco vacilla

I ribelli sirani si riservano di esaminare l'accordo di tregua raggiunto nella notte a Berlino prima dell'eventuale via libera. L'Italia stanzia 3 miloni di euro per gli aiuti umanitari d'emergenza alla popolazione siriana

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Saranno "le fazioni combattenti" dei ribelli siriani a dire l'ultima parola sull'accordo per un cessate-il-fuoco in Siria raggiunto stanotte tra le grande potenze mondiali a Monaco. A riferirlo oggi è un membro della delegazione dell'opposizione siriana alla riunione tenuta nella città tedesca.

"Il progetto di una tregua provvisoria per porre fine alle azioni ostili sarà esaminato con le fazioni combattenti sul terreno", ha detto George Sabra, membro della Alto Consiglio per i negoziati dell'opposizione presente a Monaco, come riporta il quotidiano panarabo al Qusds al Arabi.

E saranno le fazioni combattenti - ha aggiunto Sabra - "a decidere quando sarà terminata questa tregua". "Noi abbiamo l'impegno di decidere in comune tra l'Alto Consiglio e le fazioni e questo punto è chiaro sul tavolo dei negoziati", ha precisato Sabra.

L'accordo sul cessate il fuoco in Siria per la consegna urgente di aiuti umanitari è stato raggiunto questa notte a Monaco dai rappresentanti dei 17 paesi che fanno parte del Gruppo internazionale di Sostegno (ISSG - International Syria Support Group) per la Siria e da tre organizzazioni internazionali, e presentato dal segretario di stato americano John Kerry, dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e dall'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan de Mistura.

La precisazione giunge dopo che le opposizioni siriane in esilio avevano rifiutato con forza la proposta per un cessate il fuoco entro una settimana in Siria avanzata nella notte da Usa e Russia.

Opposizione: "Vogliamo fatti, non solo parole"
Salim al-Muslat, portavoce dell'Alto comitato per i negoziati (nato dalla conferenza dell'opposizione siriana a Riad), dopo l'annuncio dell'accordo raggiunto, aveva affermato: "Vogliamo fatti, non parole". Cauto ottimismo era arrivato dall'Alto comitato per i negoziati per la tregua parziale delle ostilità che dovrebbe entrare in vigore entro una settimana per l'intesa sulla distribuzione di aiuti umanitari nelle città assediate.

L'Italia stanzia 3 miloni di euro per gli aiuti alla popolazione siriana
In vista dell`apertura della tregua umanitaria concordata ieri a Monaco di Baviera, l'Italia ha stanziato tre milioni di euro a favore della Siria. "Si tratta di interventi di emergenza volti a recare sollievo alle sofferenze delle decine di migliaia di civili siriani, in gran parte donne e bambini, in fuga dai bombardamenti e dalle violenze in corso nel nord del Paese, in prossimità di Aleppo", ha spiegato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni.

Il conflitto in Siria, iniziato nel 2011 dopo lo scoppio nel marzo di quell'anno di inedite proteste contro il regime di Bashar al-Assad, ha fatto almeno 270mila morti secondo l'ultimo bilancio dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni. Un rapporto diffuso ieri del Syrian Center for Policy Research (Scpr) parla invece di un bilancio di 470mila morti.

Arabia Saudita: gruppo jihadista sconfitto solo se Assad rimosso
Lo 'Stato islamico' sarà sconfitto solamente se il presidente siriano Assad sarò rimosso dal potere. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, alla conferenza sulla sicurezza di Monaco. Ha definito Assad la "più efficace calamita per estremisti e terroristi nella regione". "Sino a quando non ci sarà un cambiamento in Siria, il Daesh non sarà sconfitto in Siria, punto", ha proseguito.