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MONDO

Usa2016

129 pagine sulla grazia di Bill Clinton a finanziere Marc Rich: nuovo siluro dell'Fbi contro Hillary

L'inchiesta sul controverso atto di clemenza si concluse nel 2005 con un nulla di fatto ma i sospetti sulle donazioni di Rich ai Clinton, contenute nelle carte pubblicate, rischiano di influenzare il voto del prossimo otto novembre. La campagna di Hillary Clinton: "Tempismo singolare"

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Dall'Fbi nuovo colpo alla candidata democratica Hillary Clinton, quando  mancano sei giorni alle elezioni americane. L'agenzia investigativa diretta da James Comey ha pubblicato 129 pagine di documenti sull'inchiesta relativa alla grazia concessa dall'allora presidente Bill Clinton - nell'ultimo giorno del suo mandato, il 20 gennaio del 2001 - al finanziere americano Marc Rich, il "fuggitivo" morto in Svizzera nel 2013 che evase 48 milioni di dollari di tasse.


L'inchiesta sul controverso atto di clemenza si concluse nel 2005 con un nulla di fatto ma i sospetti sulle donazioni di Rich ai Clinton, contenute nelle carte pubblicate, rischiano di influenzare il voto del prossimo otto novembre.







La scorsa settimana, il capo dell'Fbi aveva annunciato l'avvio di nuova indagine sul server di posta privato utilizzato dall'ex first lady quando era Segretario di stato. E se la campagna di Hillary nega l'effetto Fbi, la rimonta di Trump nei sondaggi e' evidente. Secondo le rilevazioni condotte da Abc/Washington Post tra il 27 e il 30 ottobre scorsi, la candidata democratica sarebbe dietro al rivale del Grand Old Party (Gop) di un punto, con il 45% contro il 46%, mentre la media dei sondaggi calcolata da RealClearPolitics, considerata piu' indicativa, segnala Hillary ancora in testa ma solo di 2 punti percentuali, contro il vantaggio di cinque punti registrato una settimana fa.


La campagna di Hillary Clinton: "Tempismo singolare"
"Non essendoci una scadenza" per la diffusione di questi file, il tempismo "e' singolare", ha osservato il portavoce della Clinton, Brian Fallon, via Twitter, contestando la seconda irruzione nella campagna elettorale dell'Fbi, ribattezzata dai critici "Ufficio federale d'intervento", anziche' d'investigazione. In una nota, l'agenzia guidata da Comey, ha replicato che i dati richiesti "almeno tre volte" dal pubblico in base al Freedom of information act (Foia), che regola il diritto di accesso all'informazione, vengono automaticamente resi disponibili on line, rispettando l'ordine di arrivo delle domande. Una spiegazione che ha fatto sollevare piu' di un sopracciglio. Se il New York Times si e' limitato a definire "un grave errore" quello del capo dell'Fbi,  il leader di minoranza al Senato, Harry Reid, ha accusato l'Fbi di tenere nascoste informazioni "esplosive" sui legami tra Trump, i suoi consiglieri e il governo di Mosca.

Comey si era già occupato dell'inchiesta su Rich
Il direttore dell'Fbi, Comey, fu il procuratore dell'inchiesta contro Rich e il titolare, dal 2003, dell'indagine federale sulla grazia decisa dal presidente Bill Clinton che aveva definito "sbalorditiva".

Trump: "Se vince Hillary crisi istituzionale senza precedenti"
Donald Trump ha evocato lo spettro di una "crisi costituzionale senza precedenti" se la Clinton dovesse vincere le elezioni. Nel suo intervento a Eau Claire, nel Wisconsin, il candidato repubblicano ha insistito sullo scandalo delle email che ha coinvolto la rivale. "Il lavoro del governo giungera' ad una incredibile ingloriosa fine", ha ammonito Trump. Hillary "sara' probabilmente sotto indagine per anni - ha insistito -e finira' probabilmente con un processo criminale di enorme portata".