Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Usa-2016-Clinton-su-riapertura-inchiesta-imperativo-che-Fbi-spieghi-Trump-come-il-Watergate-faabf14d-abec-4942-a7ff-a4d92079d9d6.html | rainews/live/ | true
MONDO

Verso le elezioni

Usa 2016. Clinton su riapertura inchiesta: imperativo che l'Fbi spieghi. Trump: come il Watergate

Donald Trump: "Tutti sperano che giustizia sia fatta"

Condividi
''Il popolo americano merita i fatti al completo, immediatamente''. ''È imperativo che l'Fbi spieghi''. Lo ha detto Hillary Clinton in conferenza stampa in Iowa reagendo per la prima volta alla comunicazione del direttore dell'Fbi sulla riapertura di fatto dell'inchiesta relativa alle mail della candidata democratica.

''Ho visto la lettera inviata al congresso dal direttore Comey. Mancano 11 giorni da quella che è forse l'elezione più importante delle nostre vite, il voto è già in corso, per cui il popolo americano merita di avere immediatamente i fatti al completo'', ha detto Hillary Clinton prendendo la parola in conferenza stampa.

''Lo stesso direttore Comey ha detto di non sapere se le mail cui si fa riferimento nella lettera siano rilevanti o meno - ha aggiunto -; io sono certa che qualsiasi esse siano non cambieranno le conclusioni raggiunte a luglio. È perciò imperativo che il bureau spieghi la questione e sollevi i quesiti che ritiene, senza ritardi''.

Hillary Clinton si dice ''certa che le nuove mail non muteranno le conclusioni già raggiunte dall'Fbi'' lo scorso luglio, quando l'agenzia federale aveva chiuso l'inchiesta sull'emailgate escludendo responsabilità penali.

"È il più grande scandalo politico dal Watergate, tutti sperano che giustizia sia fatta". Così Donald Trump torna ad incalzare dopo l'annuncio dell'Fbi sulla riapertura di fatto dell'inchiesta sulle mail di Hillary Clinton quando era segretario di Stato. Il candidato repubblicano ha sottolineato che l'Fbi non avrebbe fatto questo passo se non lo avesse ritenuto necessario. "La giustizia prevarra'", ha aggiunto il tycoon.

Il direttore dell'Fbi James Comey ha spiegato con una lettera ai dipendenti del bureau le ragioni della comunicazione al Congresso con cui ha reso noto la riapertura di fatto dell'inchiesta relativa alle mail di Hillary Clinton affermando di aver "sentito un obbligo" ad agire in questo senso.

"Naturalmente di solito non parliamo al Congresso delle indagini in corso, ma in questo caso sento un obbligo a farlo considerato che negli ultimi mesi ho ripetutamente testimoniato che la nostra inchiesta era conclusa. Credo inoltre che sarebbe fuorviante per il popolo americano non fornirne nota", si legge nella lettera ottenuta da diversi media americani.

Comey ha inoltre sottolineato la consapevolezza che vi sia il rischio di generare fraintendimenti, data la necessita' di bilanciare le informazioni in una comunicazione breve e considerata la tempistica "nel mezzo di una stagione elettorale".