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MONDO

Discorso al Congresso

Obama annuncia un piano anti-Isis: raid anche in Siria

Il presidente degli Stati Uniti interverrà al Congresso alle nove di Washington, le tre di mercoledì mattina in Italia. Kerry: "Spiegherà la strategia nel dettaglio" per sconfiggere i jihadisti. Vertice di guerra nella Situation Room

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Barack Obama
Un discorso al Congresso con tutti i dettagli della strategia anti Stato Islamico. È quello che farà il presidente Barack Obama alle nove di mercoledì sera a Washington, le tre di giovedì mattina in Italia. C'è grande attesa per l'intervento del presidente e secondo indiscrezioni, Obama potrebbe annunciare anche raid aerei a cavallo tra Siria e Iraq. 
Secondo le ultime indiscrezioni nel discorso del commander-in-chief, ci sarebbe questo annuncio di Obama: "La campagna che stiamo per iniziare sarà uno sforzo continuo e senza sosta per eliminare la minaccia dell'Isis ovunque si trovi, utilizzando la nostra potenza aerea e sostenendo le forze alleate sul campo. Questa strategia  è quella che abbiamo perseguito con successo in Yemen e in Somalia per anni". 

Intanto, a poche ore dal discorso Obama ha chiamato il re Abdullah dell'Arabia Saudita per uno scambio di vedute sulla strategia da mettere in campo per combattere la minaccia jihadista. 

Vertice di guerra nella Situation Room
A poche ore dal discorso al Congresso, Barack Obama ha convocato nella Situation Room della Casa Bianca una riunione con il National Security Council. In pratica un vero e proprio 'vertice di guerra', con tutti i massimi responsabili della sicurezza nazionale, della difesa e dell'antiterrorismo. 

Il ruolo della comunità internazionale
Secondo le indiscrezioni sul piano di Obama. la comunità internazionale si occuperebbe di fornire appoggio logistico e aereo alle forze di terra locali, come già sta accadendo in casi mirati. Inoltre, ci sarebbe un coinvolgimento delle intelligence internazionali, che metterebbero a disposizione degli alleati una serie di informazioni utili allo scopo della missione: dalle immagini satellitari alle informazioni sui terroristi e in particolare sui flussi di denaro e combattenti che ricevono dall'estero.

Le macro-aree di Obama
Sempre secondo indiscrezioni, Obama presenterà alcune macro aree d'intervento. La prima è quella militare: supporto aereo e in fase di pianificazione delle operazioni e addestramento delle truppe. Almeno per il momento non è previsto però l'invio di militari sul terreno, se non presso i comandi locali per fare "advising".
C'è poi il contrasto alla rete di finanziamento dei terroristi e al flusso di combattenti dall'estero (componenti fondamentali per la prosecuzione della jihad dell'isis/Isil). In questo contesto, l'Europa lavorerà sull'"esportazione" di combattenti, in quanto numerosi provengono dal Vecchio Continente. L'idea è adottare provvedimenti per eliminare o quantomeno ridurre, monitorando, gli spostamenti di "elementi a rischio". 

L'incontro Kerry-al-Abadi
In giornata, durante la visita a sorpresa di Kerry a sorpresa a Baghdad, il segretario di Stato si è detto anche "incoraggiato" dall'impegno dimostrato dal premier ad ampio raggio. Dalla volontà di mettere al tavolo ogni segmento della società irachena alla disponibilità di Baghdad a concludere accordi petroliferi con i curdi, all'aprire il governo e la società civile a una maggiore partecipazione della compagine sunnita. Abadi lo ha ringraziato e ha ricordato che "il nostro ruolo è difendere il paese, ma anche la comunità internazionale è responsabile nella protezione dell'Iraq e di tutta la regione. Ciò che sta accadendo in Siria - ha proseguito il premier -, sta attraversando i confini con l'Iraq. Perciò la comunità internazionale, le Nazioni Unite e gli Stati Uniti devono agire immediatamente".

Aiuti umanitari a iracheni e curdi
Intanto nella serata di mercoledì Obama ha autorizzato 25 milioni di dollari destinati a un'immediata assistenza militare al governo iracheno e al governo regionale curdo in Iraq. Lo rende noto la Casa Bianca. L'obiettivo è addestrare le truppe sul campo contro i militanti dello Stato islamico.