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MONDO

La decisione del presidente Turchynov

Ucraina, Kiev invia i carri armati nell'est. Lavrov: così a rischio Ginevra

Questa mattina è partita l'operazione antiterrorismo nella regione orientale del Donetsk per contrastare le milizie filorusse che da giorni occupano i palazzi del potere locale. Mosca avverte: "L'Ucraina si astenga dall'uso criminale della forza". Lavrov: così a rischio Ginevra. Rasmussen: Russia smetta di essere parte del problema

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Una colonna formata da dieci carri armati, dieci mezzi blindati per il trasporto di truppe e sette pullman pieni di uomini delle forze speciali ucraine si sta dirigendo verso la città orientale di Slaviansk, dove uomini armati filorussi hanno occupato gli edifici governativi. Il convoglio è a circa 40 chilometri a nord della città. Il governo ucraino aveva annunciato un'operazione antiterrorismo su larga scala nelle regioni
separatiste. 

L'aveva annunciato e l'ha fatto. Kiev ha mandato quindi l'esercito in Ucraina orientale per contrastare le milizie filorusse che da giorni alzano barricate e occupano i palazzi del potere locale, un copione già visto in Crimea prima dell'annessione. Il presidente dell’Ucraina Oleksander aveva annunciato che nelle prime ore di questa mattina sarebbe iniziata un’operazione antiterrorismo nella zona settentrionale della regione di Donetsk. 

Il Cremlino smentisce la presenza delle truppe 
Le dichiarazioni e le notizie sulla presenza di truppe russe nell'Ucraina dell'est sono "assurde": lo ha dichiarato Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino. "Invece di spaventarci con una ennesima lista di sanzioni, la Ue dovrebbe concentrarsi sulla ricerca comune di una soluzione della crisi ucraina", ammonisce Mosca, che definisce "assolutamente inaccettabili le allusioni ad un certo coinvolgimento della Russia nel conflitto armato nell'est dell'Ucraina”.

Lavrov: così salta la trattativa
Una decisione che ha richiesto giorni, a Kiev, e che può mettere a repentaglio il tavolo della diplomazia. I carri armati nelle regioni orientali, ha detto il titolare russo degli Esteri Lavrov dalla Cina, "annullerà l'occasione offerta dalla riunione quadripartita a Ginevra - prevista dopodomani tra Usa, Russia, Ucraina e Ue - non si possono inviare i carri armati e nello stesso tempo tenere un dialogo".

Tensioni nell'Ucraina orientale
Nelle regioni orientali di Donetsk, infatti, i filorussi hanno ignorato l’ultimatum lanciato da Kiev e, anzi, hanno occupato anche due commissariati a Horlivka. Da qui la decisione di Kiev di inviare l'esercito. I russofono si erano rivolti a Putin per chiedere l’intervento di Mosca perché li protegga dal “genocidio”. E la risposta del Cremlino non si è fatta attendere nelle parole del portavoce di Putin, Dmitry Peskov: “Purtroppo, stiamo ricevendo molte richieste dalle regioni orientali dell'Ucraina, rivolte personalmente a Putin, in cui si domanda di intervenire in qualche modo". L’appello del presidente ucraino, invece, è arrivato al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, cui ha chiesto di controllare l'operazione antiterrorismo nell'est" dell'Ucraina, "con professionisti e osservatori che potrebbero verificare la legittimità delle nostre azioni". Tensione altissima anche sabato sul Mar Nero quando un caccia russo ha sorvolato, più volte e da molto vicino, una nave da guerra statunitense. Non c’è stato alcun incidente ma per gli ufficiali al comando della Donald Cook è stata un provocazione che viola i trattati internazionali e che ha costretto l’equipaggio a lanciare diversi avvertimenti via radio

Rasmussen: Russia smetta di essere parte del problema
Nella crisi ucraina "la Russia deve smettere di essere parte del problema e iniziare a essere parte della soluzione", ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, che oggi prende parte al Consiglio Ue della Difesa in corso a Lussemburgo.

Medvedev: presentimento guerra civile
Potrebbe suonare ora come una minaccia il post con cui Dmitri Medvedev ha iniziato la sua giornata: "Nel Paese c'è presentimento di guerra civile", scrive su Twitter, attribuendo la causa della tragedia "alle autorità che non hanno tentato di mantenere la'ordine pubblico quando sono iniziate le occupazioni". Poi aggiunge una stoccata agli Usa, criticando la visita "segreta" del numero uno della Cia Brennan.

La telefonata Obama-Putin
Una posizione dura, quella di Medvedev, che segue una telefonata tra Obama e Putin alla ricerca di un punto di equilibrio diplomatico. Su richiesta di Mosca – precisa la Casa Bianca – Barack Obama ha avuto un colloquio con Vladimir Putin, che gli ha chiesto di usare la sua influenza su Kiev “per evitare l’uso della forza e lo spargimento di sangue”. Al centro della telefonata l’escalation nell’est russofono, dove i miliziani filorussi hanno occupato i palazzi governativi, una protesta che il Cremlino definisce come una conseguenza “dell’incapacità del regime di Kiev di considerare gli interessi dei russi e dei russofoni". Dall’altro capo del telefono Obama ha invitato di nuovo la Russia a ritirare le truppe al confine con l’Ucraina. Prima dell'invio dell'esercito a Donestk concoradavano per incontrarsi a Ginevra, ora Lavrov frena: "L'uso della forza annulla l'incontro".

Ashton: Ue aggiungerà nomi alla lista di personalità colpite dalle sanzioni
Dal Lussemburgo i ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno deciso di allungare l’elenco di personalità russe – fino ad oggi erano 33 tra funzionari, politici e imprenditori - che verranno colpite dalle sanzioni per il loro ruolo nella crisi ucraina, iniziata a piazza Maidan e approdata nell’est del Paese dopo la secessione della Crimea. A dirlo, il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton. Frena invece la responsabile della Farnesina, Federica Mogherini: “Non è in questione il passaggio dalla fase 2 alla fase 3 delle sanzioni – ha spiegato – è in corso un ragionamento sull’estensione della lista che avverrà nei prossimi giorni o la prossima settimana”. In un colloquio con il presidente Hollande, anche Obama torna a parlare dei “significativi e ulteriori costi” che la Russia si troverà ad affrontare “se continuerà con questo atteggiamento”.