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MONDO

Hacker nella campagna elettorale

Wikileaks pubblica migliaia di email di Podesta, capo staff di Hillary Clinton

Wikileaks rivela l'indirizzo personale email che Obama usava nel 2008, alcuni suoi messaggi con Podesta, oggi presidente della campagna di Hillary Clinton, all'epoca collaboratore di Barack. Rubati a Podesta 4000 messaggi di posta elettronica

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John Podesta (Ap)
Wikileaks rivela l'indirizzo della email personale di Barack Obama (bobama@ameritech.com) nel 2008, prima che diventasse presidente. Lo twitta l'organizzazione di Julian Assange, diffondendo una prima tranche di messaggi dell'epoca, alcuni dei quali con John Podesta, a lungo collaboratore di Bill Clinton ed ora presidente della campagna elettorale della moglie Hillary ma all'epoca responsabile della transizione di Obama. Wikileaks sta diffondendo 4000 email hackerate di Podesta.
 
Membri del team attuale di Hillary Clinton (Podesta e Jennifer Palmieri) in alcune email rese note sono accusati da esponenti Repubblicani di dichiarazioni anti cattoliche e anti evangeliche. Il cardinale arcivescovo di New York, Timothy Dolan, ha chiesto alla candidata democratica alla Casa Bianca Hillary Clinton di dissociarsi dai commenti anti-cattolici fatti dal presidente della sua campagna elettorale John Podesta, affermando che sono stati "un insulto nei confronti dei cattolici".
 
Altre email hackerate mostrano come personalmente la candidata democratica abbia spinto la fondazione Clinton per un summit in Marocco nel 2015, evento che ha dato il via a polemiche e pubbliche controversie sulla dipendenza dell’associazione benefica della famiglia Clinton da grandi somme donate da governi stranieri.
 
Nelle email del 2008 tra Podesta e Obama inoltre si discutevano alcune mosse in vista dell'allora transizione di potere alla Casa Bianca. Una di queste riguardava se accettare o meno un invito dell'allora presidente George W. Bush a partecipare all'imminente G-20 per discutere della risposta globale alla crisi economica.

Tra le conseguenze negative di un rifiuto il rischio di proiettare un'immagine divisa degli Usa, ma accettare significava essere associato non solo alle sue politiche ma anche alla sua posizione molto debole sull'arena internazionale. Lo staff suggerì una serie di opzioni per uscire dall'impasse, senza mandare un segnale pubblico che Obama non voleva collaborare con Bush.
 
Nei carteggi spuntano liste di candidati nominabili dall'amministrazione e discussioni su come gestire la crisi finanziaria: a questo proposito emerge l'interesse di Obama ad avere Warren Buffet come consigliere economico ad interim.
 
La Casa Bianca ha declinato di commentare le email o di confermare la loro autenticità, continuando a rifiutare di fornire valutazioni su email rubate di un privato cittadino, ossia di John Podesta.
 
Secondo alcuni media americani, il gruppo russo di hacker Fancy Bear sarebbe dietro l’hackeraggio subito da Podesta, da Colin Powell e dal Comitato nazionale Democratico (DNC) americano. L'intenzione di Wikileaks è di pubblicare altri dati sul candidato democratico alla vicepresidenza Tim Kaine e alla presidente ad interim del Comitato democratico, Donna Brazile.

Nel luglio scorso, inoltre, Wikileaks aveva hackerato e pubblicato oltre 20 mila e-mail nelle quali membri del Comitato democratico discutevano di come eliminare Bernie Sanders dalla corsa per la presidenza Usa.