Cop21, Descalzi (Eni): "Crediamo in un futuro di rinnovabili e gas"
Alla Cop21 di Parigi ci anche i campioni nazionali dell'energia. Per l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, la politica ambientale della company è più che chiara: "In cinque anni - dice - abbiamo ridotto del 27 per cento le nostre emissioni riducendo il gas che si brucia in torcia con efficienza energetica e creando energia". Nei paesi africani in cui opera, l'azienda - aggiunge - è riuscita a creare accesso all'energia trasformando il gas che si brucia in torcia in energia elettrica con cicli combinati. "Abbiamo investito più di due miliardi - sottolinea - e crediamo che il futuro sarà fatto da rinnovabili e da gas".
Per Descalzi si tratta di un processo lungo "perché nel 2050 le statistiche dicono che il 74-76% sará ancora fossil fuel, quindi carbone, olio e gas". Naturalmente l'obiettivo, aggiunge ancora l'ad, è la "riduzione del contenuto dei fuel più inquinanti. Come ha fatto il Regno Unito, nel settore elettrico bisogna annullare il contributo del carbone e questo basterebbe da solo a farci rispettare i 2 gradi". Poi l'invito a recuperare il contenuto del gas: "In Europa - osserva - negli ultimi sei sette anni si è aumentato il carbone ma si è ridotto di circa 100 miliardi di metri cubi all'anno l'utilizzo del gas. L'obiettivo finale - conclude - è dare le giuste policy per poter arrivare a unire gas e rinnovabili". Intervista di Cristina Raschio