Un Orso polare per sollecitare un accordo alla Conferenza sul Clima
A sorvegliare i lavori della Conferenza Onu sul Clima arriva un osservatore molto insolito. Si chiama Aurora, nome ispirato alle aurore boreali, ed è un orso polare meccanico gigante, già protagonista di diverse proteste di Greenpeace per chiedere maggiore tutela per i territori dell'Artico.
Installata lungo la strada verso il centro congressi in cui si tiene la Cop 21, Aurora ha raccolto intorno a sè numerosi rappresentanti delle popolazioni indigene di tutto il mondo, "per ricordare ai decisori politici che il cambiamento climatico riguarda tutti, dalle terre artiche (ancora) ghiacciate alle isole del Pacifico".
"Quando Aurora bramisce, 'urla' per miliardi di persone" che sperano in un accordo efficace nelle prossime 72 ore, sottolineano i militanti di Greenpeace.